Ormai, la gran parte di auto elettriche sul mercato dichiara un’autonomia di 350 km, circa, tra una ricarica e l’altra. Tuttavia, sopravvive negli utenti una sorta di timore, quello di rimanere con la macchina completamente scarica lontani dalla colonnina elettrica più vicina.

L’ansia di rimanere a piedi con un’auto elettrica, sebbene comparabile all’eventualità di esaurire la benzina in un veicolo tradizionale, si radica in una serie di percezioni diffuse. L’infinita rete di stazioni di servizio a benzina e gasolio ha storicamente fornito una sensazione di sicurezza immediata, mentre la ricarica delle auto elettriche può essere ancora oggi considerata come una pratica emergente e non altrettanto ubiqua.

La transizione verso veicoli elettrici richiede un adeguamento strutturale e mentale, poiché il timore di rimanere senza energia persiste, nonostante stiano aumentando le stazioni di ricarica e le tecnologie avanzate di gestione dell’autonomia. Accanto a queste, non mancano accorgimenti che possono aiutare gli automobilisti a ottimizzare la ricarica del proprio veicolo elettrico.

Guidare in modo fluido

A volte pensiamo che l’autonomia dei nostri veicoli dipenda solo dalle batterie e dai motori, ma in realtà è molto influenzata anche da noi.

La guida deflazionata, senza brusche accelerazioni e decelerazioni, si rivela il segreto per prolungare l’autonomia. Oltre a conferire maggiore sicurezza alla guida, ridurre le accelerazioni brusche può incrementare l’autonomia fino al 3%.

Non ricaricare del tutto la macchina

Anche se devi percorrere lunghi tragitti, gli ingegneri sconsigliano di caricare la batteria della vettura al massimo. Le batterie agli ioni di litio hanno una vita utile più lunga quando vengono mantenute in un intervallo di carica moderato, evitando gli estremi sia del 100% che del 0%.

Caricare la batteria al massimo della sua capacità eccessivamente spesso può aumentare lo stress e accelerare il deterioramento delle celle della batteria nel tempo. D’altro canto, evitare di scaricare completamente la batteria contribuisce a ridurre la tensione e a minimizzare lo stress durante i cicli di carica/scarica.

Il limite dell’80% rappresenta un compromesso ottimale tra l’aumento della durata della batteria e l’esigenza pratica di un’utilizzabile autonomia del veicolo.

Ottimizzare il carico del veicolo

L’ottimizzazione dell’autonomia del veicolo elettrico richiede un’attenzione particolare alla sua massa e alla resistenza dell’aria. Ridurre il carico superfluo, adottare pratiche di carico efficienti e valutare attentamente la necessità di trasportare determinati oggetti sono elementi spesso trascurati ma fondamentali.

Ogni chilogrammo aggiuntivo implica una diminuzione dell’autonomia, una considerazione che si estende anche all’utilizzo di portapacchi, i quali, pur offrendo comodità, possono influire notevolmente sull’efficienza complessiva del veicolo. Queste considerazioni sono centrali per garantire prestazioni ottimali e una maggiore efficienza energetica durante il viaggio con il veicolo elettrico.

Sfruttare la frenata rigenerativa

La frenata rigenerativa è una caratteristica distintiva nei veicoli elettrici, un ingegnoso sistema progettato per recuperare energia durante le decelerazioni, contribuendo non solo a una maggiore efficienza energetica ma anche a notevoli risparmi sulla manutenzione del sistema frenante.

Essa funziona attraverso la conversione dell’energia cinetica del veicolo in energia elettrica durante le fasi di decelerazione. Questo processo coinvolge l’attivazione del motore elettrico in modalità di generazione, trasformando l’energia cinetica in corrente elettrica che viene quindi immagazzinata nelle batterie del veicolo per un uso successivo. L’utente può sperimentare la frenata rigenerativa rilasciando anticipatamente l’acceleratore, permettendo al veicolo di decelerare gradualmente senza dover attivare i freni tradizionali.

Controlla gli pneumatici

Non tutti gli automobilisti ci pensano, ma le condizioni dei loro pneumatici influiscono molto sull’autonomia dei loro veicoli. Per non parlare della sicurezza.

In primo luogo, una pressione ottimale riduce la resistenza al rotolamento degli pneumatici, migliorando così l’efficienza complessiva del veicolo. In più, un’adeguata pressione degli pneumatici contribuisce anche a una distribuzione uniforme del carico sulle superfici di contatto degli pneumatici stessi. Ciò non solo migliora la stabilità e la manovrabilità del veicolo, ma riduce anche la resistenza complessiva al rotolamento.

Nel contesto specifico dei veicoli elettrici, dove l’efficienza energetica è una priorità, qualsiasi riduzione della resistenza al rotolamento si traduce direttamente in una maggiore autonomia. Pertanto, il controllo regolare della pressione degli pneumatici rappresenta un’attenta pratica che contribuisce a massimizzare l’efficienza del veicolo elettrico.

Pianificazione anticipata del percorso

Infine, come ultimo consiglio per ottimizzare i consumi di un veicolo elettrico, c’è quello di pianificare in anticipo il percorso, soprattutto nel caso sia lungo.

Pianificare il percorso in anticipo permette di evitare tratti di strada che potrebbero comportare una maggiore resistenza al movimento, come salite ripide o superfici stradali accidentate, ma non solo. Consente anche di identificare le colonnine di ricarica lungo il percorso, nonostante le auto moderne siano dotate di sistemi di navigazione che integrano informazioni in tempo reale sulla posizione delle stazioni.

Il sistema di navigazione dell’auto elettrica può integrare informazioni sul traffico in tempo reale, consentendo di adattare il percorso in base alle condizioni attuali. Evitare il traffico pesante e scegliere vie più efficienti in termini di tempo ed energia diventa dunque parte integrante della pianificazione.

Conclusioni

L’attenzione ai dettagli, come la gestione tattica della carica, il controllo accurato della pressione degli pneumatici e l’abilità di sfruttare la frenata rigenerativa, confezionano un pacchetto di consigli che trasformano il guidare un veicolo elettrico in un’esperienza gratificante.

Gli automobilisti non devono farsi spaventare dalla minore autonomia di un veicolo elettrico rispetto a uno con motore a combustione (parliamo rispettivamente di circa 300 km contro 700 km). I modi per ottimizzare l’autonomia del veicolo non mancano, mentre le stazioni di ricarica sono sempre più numerose.

Abbracciamo dunque la transizione a una mobilità più green. Presso Campani Group, concordiamo appieno con questa visione e siamo lieti di offrire interessanti opportunità su veicoli elettrici. Coniugare l’innovazione tecnologica e la sostenibilità è il nostro impegno, contribuendo a plasmare il futuro di una mobilità più pulita e intelligente.