Le auto elettriche sono veramente green? Bastano le batterie?

Le auto elettriche sono state a lungo presentate come la soluzione più efficace per ridurre l’impatto sull’ambiente del cittadino privato. Il settore dei trasporti è responsabile del 71% dell’inquinamento totale in Europa e si stima che una persona, con la sua vettura, produca ogni anno ben una tonnellata e mezzo di CO2.

Entro il 2035 dovremo passare tutti all’elettrico, in quanto non sarà più possibile produrre e commerciare veicoli con motore termico. Tuttavia, le auto elettriche sono davvero green? Sostituire un motore a combustione con uno che funziona a corrente è la soluzione ideale per ridurre l’impatto ambientale delle automobili?

I materiali con cui costruiamo le vetture

Attualmente, alcune delle problematiche ambientali associate all’industria automobilistica riguardano l’inquinamento legato all’estrazione e alla produzione di materiali come l’acciaio, l’alluminio e le plastiche, che vengono impiegati per la costruzione di gran parte di tutte le vetture.

E’ necessario quindi ripensare anche a questo importante fattore: la costruzione di automobili più sostenibili richiede l’impiego di materiali leggeri e resistenti, come ad esempio la fibra di carbonio.

Si tratta di un materiale con un’elevata resistenza alla corrosione. La sua introduzione nella produzione automobilistica permetterebbe di ridurre il peso delle vetture, migliorando l’efficienza dei veicoli e diminuendo le emissioni di gas serra. Ad oggi, esistono una serie di veicoli, principalmente prototipi, interamente realizzati in carbonio: è il caso della Aston Martin Valkyrie AMR Pro, con una potenza di 1.145 cavalli e un peso di una sola tonnellata.

Il limite dell’impiego del carbonio è il suo costo: per l’utente finale, la spesa sarebbe troppo elevata e le vetture prodotte con questo materiale si rivolgerebbero solo a una clientela luxury, che non impiega l’auto tutti i giorni per compiere il tragitto casa-lavoro.

Un’alternativa sarebbe quindi quella di impiegare innanzitutto materiali riciclati, soprattutto per quanto riguarda l’acciaio e l’alluminio, oppure alternative green, come la lega di magnesio al posto dei metalli più complessi da produrre, le plastiche biodegradabili o i materiali a base di biomasse, che riducono l’impatto ambientale negativo associato alla produzione e allo smaltimento delle plastiche tradizionali.

Il peso

Creare un’auto elettrica rappresenta sicuramente un passo importante verso la sostenibilità, poiché riduce le emissioni dirette di gas di scarico. Tuttavia, le batterie pesano molto e, per ottenere delle prestazioni elevate, ne serve più d’una a bordo. Ciò significa aumentare il peso della vettura e quindi anche i suoi consumi.

Non solo. Le automobili di oggi tendono ad avere un peso maggiore a causa dell’aumento delle dimensioni, per soddisfare le esigenze di spazio e comfort degli occupanti, ma anche per via dell’aggiunta di nuove tecnologie, sistemi di sicurezza e componenti elettroniche.

Per ridurre il peso di un’automobile, è necessario adottare diverse strategie. Una delle principali consiste nell’utilizzo di materiali leggeri ad alta resistenza, come abbiamo potuto constatare nel paragrafo precedente.

Utilizzando soluzioni di progettazione avanzate, come il design ottimizzato delle componenti e l’utilizzo di strutture leggere, è possibile ridurre il peso complessivo senza compromettere la sicurezza e le prestazioni del veicolo.

Metodi di produzione

Gli studi suggeriscono che, in media, la produzione di un’auto elettrica può generare una quantità maggiore di emissioni di gas serra rispetto alla produzione di un’auto tradizionale. Questo è principalmente dovuto all’estrazione e alla lavorazione delle materie prime necessarie per le batterie ad alta capacità, come il litio, il cobalto e il nichel.

Diviene allora importante promuovere una gestione sostenibile delle risorse utilizzate nella produzione di veicoli elettrici: è necessario un aumento dell’efficienza dei processi di produzione, riducendo gli sprechi e l’utilizzo di risorse. Questo può includere l’adozione di pratiche di riciclaggio e recupero dei materiali, l’automazione dei processi e la riduzione dell’energia consumata, ma anche l’ottimizzazione del trasporto e della logistica nella catena di approvvigionamento, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile nella fase di produzione, come l’energia solare o eolica.

Le batterie da sole non bastano: tutto dipende anche da dove proviene l’elettricità

Come abbiamo visto, produrre vetture tradizionali, sostituendo il motore termico con quello elettrico, non basta. Serve una visione ecosostenibile più ampia, che interessa tutta la filiera della produzione delle vetture. Ma non solo: importa anche come viene prodotta l’elettricità per alimentarle.

Attualmente, le reti elettriche devono ancora diventare più pulite per garantire che i veicoli elettrici siano veramente privi di emissioni. Il trend verso la decarbonizzazione delle reti elettriche è in corso, con molte nazioni che si impegnano a ridurre l’impatto ambientale proveniente dalla produzione di energia.

Se si considera che i veicoli elettrici vengono alimentati da una rete elettrica media, che comprende una combinazione di fonti fossili e rinnovabili, si osserva che in genere sono molto più ecologici delle auto convenzionali.

Inoltre, nonostante le batterie dei veicoli elettrici possano richiedere energia intensiva in fase di produzione, i loro motori elettrici sono più efficienti rispetto ai motori a combustione interna che bruciano carburanti fossili.

In futuro, con reti elettriche a emissioni zero, le emissioni dei veicoli diminuiranno drasticamente, a differenza delle auto ibride a benzina che hanno una linea di base di emissioni che non può essere ridotta oltre un certo punto.